giovedì 25 novembre 2010

L'anno volge al termine




L’anno volge al termine, vorrei dedicare questi ultimi spazi per parlare non di attività o luoghi ma di personaggi, quelli conosciuti in questi ultimi tempi e quelli che conosco da anni, ma che ho avuto, per motivi diversi modo di conoscere meglio e condividere esperienze comuni.

In particolare mi soffermerò su personaggi che fisicamente ho frequentato, perché oggi abbiamo a disposizione mezzi con i quali si possono intrattenere rapporti interlocutori anche senza una conoscenza diretta, e questo serve quando ci sono interessi in comune e la distanza è notevole, ma sarebbe sbagliato privarci del piacere che nasce da un rapporto reale e sincero, sempre più raro da trovare in tempi dove tutto è sempre più finto e basato su convenienze effimere e passeggere.

Inizierò dal mio amico Renato Ronco, conosciuto a Masino come molti altri, e dopo la scoperta che viviamo ad un quarto d’ora d’auto di distanza, le nostre frequentazioni sono diventate più assidue, nel suo vivaio ho trovato ciò che raramente si trova altrove, ma non solo, una alta qualità ad un prezzo più che equo, e questo mi ha permesso di arricchire il giardino di casa mia come il giardino del Baulino di piante insolite. Ma Renato ha anche altre caratteristiche, e alcune di queste ci accomunano, è un viaggiatore curioso, non solo di luoghi ma anche di piante insolite, raramente da un viaggio riporta in valigia solo panni da rassettare spesso ci sono semi e piante provenienti da paesi lontani che andranno ad arricchire le sue collezioni. Scrittore provetto, cura il suo blog “http://rennybus.blogspot.com/”, scrive su riviste del settore e tiene una rubrica su Case&Country.

Nel suo vivaio in questi anni abbiamo consumato alcune piacevole cene estive, sul bordo del laghetto con le ninfee e la victoria amazonica, di fianco al gigantesco bambuseto…. dove ad una certa ora quando cala la notte la luna si specchia nell’acqua proprio sopra la basilica di Superga, sotto la quale in linea d’aria si trova il luogo. Nel vivaio di Renato ho conosciuto Alessandro Corbellini, insegnante alla scuola di agraria di Biella: le piante sono parte fondamentale della sua esistenza, le rose in particolare, di cui conosce tutto, specie, generi, varietà, malattie, sistemi di riproduzione. In più occasioni ha fatto parte di giurie in concorsi floreali, più all’estero che in Italia, dove a volte dice di volersi trasferire, speriamo di no, il mondo botanico ha bisogno di un ricambio generazionale e Alessandro è sicuramente un personaggio destinato a grandi successi. L’ho incontrato nell’ultima recente edizione della “Masino d’autunno”, mi ha promesso che in primavera verrà a Caselle a parlarci di rose e a portarmi una piccola collezione da lui preparata: lo aspettiamo!

Con Renato potremo trascorrere insieme la serata di lunedì 15 novembre, alle ore 21,00 presso i locali dell’Associazione Turistica Pro Loco di Via Madre Teresa di Calcutta, 55, durante la quale ci presenterà anche il suo primo libro di recente pubblicato “Il giardino delle regole infrante”.

Negli stessi locali lunedì 18 ottobre c’è stato l’incontro con il maestro giapponese Tamio Yagisawa, nutrizionista, esperto in digiuno terapeutico e feng shui. Ci ha impressionati con il suo sapere e con la sua osservazione dei tratti del viso e delle mani dai quali trae un immediato responso nato dalla lettura degli stessi; i suoi consigli sono semplici e naturali, partono da vecchie consuetudini che appartenevano ai nostri come ai suoi antenati.

La sala a disposizione ha faticato a contenerci tutti e quanto prima ripeteremo la serata, lo abbiamo ascoltato per due ore filate e molti di noi hanno molte domande da sottoporgli.

Dal punto di vista organizzativo la nostra associazione a breve proporrà ai suoi affiliati una serie di convenzioni, alcune già stipulate altre in fase di definizione, con alcuni esercizi commerciali.

Stiamo inoltre preparando l’allestimento del presepe e delle luci nel giardino del Baulino, forse sarà l’ultimo, pazienza, questo non diminuirà i nostri sforzi, finalizzati a contribuire ad una piacevole permanenza degli ospiti.

Le tentazioni di un giardiniere

Spero non me ne vorrà Paolo Tasini, titolare del blog “Attraverso giardini” che così titola il suo ultimo pezzo, che ben rappresenta lo stato d’animo degli appassionati di giardini in questo periodo.

Le stagioni intermedie sono le più interessanti dal punto di vista botanico, la primavera è la farfalla coloratissima che nasce dal bozzolo invernale, l’autunno è la calda cromaticità del giallo che diventa oro, del rosso che diventa arancio e poi marrone, del verde che sfuma.

E’ il periodo in cui nascono le voglie del nuovo, i vivai propongono le cose migliori, e secondo molte scuole di pensiero che personalmente seguo da alcuni anni, l’autunno è la stagione migliore per nuove piantumazioni, spostamenti, nuovi progetti. La saggezza dei nostri nonni recitava “se passa l’inverno è fatta” riferita alle piante collocate in autunno, alle quali l’inverno forniva tutto il necessario per sopravvivere, recuperando una stagione in quanto “se passa l’inverno” una pianta è pronta per dare il meglio di sé già dalla primavera successiva.

In questo periodo ci sono una infinità di eventi botanici, al castello di Racconigi, eletto per il 2010 dal sito www.ilparcopiubello.it, il più bel giardino italiano, si è appena tenuta la mostra del “Jarden Potager”, nuova tendenza di origine francese con inserimento nel giardino di prodotti da orto, che se ben collocati bene si inseriscono unendo l’utile al dilettevole, soprattutto quando si ha un piccolo spazio a disposizione. Alcuni fra i più bei giardini francesi, ad esempio Villandry, hanno delle siepi di bosso a contornare aiuole di insalata, verza, erbe aromatiche.

Ma il momento sicuramente più importante è la “Masino d’Autunno” due giorni, il 16 e 17 ottobre dedicati alle piante, ai frutti, agli arredi da giardino. Piante da tutto il mondo, non mi viene in mente nulla che a Masino non si trovi, ultimamente con una grande attenzione ai frutti antichi, alcuni recuperati, altri riportati in commercio.

Masino è anche una piacevole brigata di espositori provenienti da ogni dove, con i quali è facile creare delle reti di collegamenti di vendite per corrispondenza, visite, scambi,

A Masino espongono alcuni personaggi di “casa nostra” Renato Ronco, Maurizio Feletig, Marco Picca, fino a pochi anni anche la nostra “Maestra” Maria Luisa Sotti con le sue erbe aromatiche. Proprio lì li abbiamo conosciuti ed è iniziato un percorso insieme, Renato con gli gli aceri, le acidofile, i piccoli arbusti a foglia, Marco è uno dei più grandi produttori italiani e di recente ha sforato anche il mercato oltre confine, di piccole piante da roccaglia, Maurizio coltiva piante da bacca, rose e frutti antichi

E per ritornare alle nostre tentazioni i giardini autunnali offrono le ultime sorprese fiorite, echinacee, coreopsis, begonie evansiane, ortensie, iris rifiorenti, l’inizio delle bacche su nandine, cotone aster, pyracanta, e di tutte queste abbiamo ottimi esemplari anche nel giardino del Baulino che in questi giorni ha ospitato gli ospiti “autunnali” del Progetto Scuola, alcune classi del plesso di Via Rodari in visita.

Ma a parte gli ultimi piacere sul campo l’autunno ci offre con le sue serata allungate la possibilità di pensare al nostro benessere anche sotto altri aspetti, e per questo vi proponiamo la conoscenza con un personaggio che molto ha da dire sotto uno degli aspetti più importanti del nostro quotidiano: l’alimentazione.

Vi invitiamo, lunedì 18 ottobre presso i locali dell’associazione Turistica Pro-Loco in Via Madre Teresa di Calcutta, 55 alle ore 21,00 a conoscere e dialogare con il Maestro Tamio Yagisawa.

Tamio è nato in Giappone nel 1948 si è diplomato presso l'Istituto Westdeutsche Akademie di Lugano, vive e lavora in Italia da numerosi anni come Bioterapeuta e Naturopata. Si occupa soprattutto di alimentazione macro-vegetariana impostata sull'antica pratica cinese dello Yin e dello Yang e dei Cinque Elementi. E' esperto in digiuno terapeutico ed in diagnosi della casa per vivere in armonia. Per approfondire il problema individuale di salute, Tamio studia le persone anche mediante la lettura del viso e delle mani.

Ingresso libero

Vi aspettiamo!

La Scelta di Elisa

Ho conosciuto Elisa Cirone in occasione di un pranzo di solidarietà a favore dei suoi progetti, immediatamente è scattato qualcosa che mi imposto di saperne di più su questa ragazza di Ciriè che ora vive e lavora in Kenya. L’ho conosciuta personalmente alcune settimane fa, una ragazza semplice, bella e soprattutto felice: ha raggiunto il traguardo più importante per ogni essere umano: realizzare i suoi obiettivi.
Un figlio che lascia la sua casa è un grande dolore per i suoi genitori, quando un figlio lascia la sua casa per rincorrere i sogni di Elisa oltre il dolore c’è la preoccupazione dell’incerto, del diverso, del rischio, ma la famiglia di Elisa ha sempre creduto nei suoi “sogni”, anche se Stella, la sua mamma, non nasconde ansia e nostalgia, ma al di sopra di tutto c’è la condivisione ed il rispetto di scelte che sono insondabili e irrinunciabili, ed è proprio lei che ci racconta la scelta di Elisa.
“Elisa sognava l’Africa, da quando era una ragazzina ed io pensavo “cambierà idea…”.
Appena è riuscita a far chiaro dentro di sé e a capire “cosa voleva fare da grande”l’ha raggiunta e ha cercato di concretizzare il suo sogno, lasciando un lavoro sicuro, un fidanzato e tante comodità. Prima della scelta decisiva ci sono stati anni di vacanze solidali, in Tanzania e le ultime nel Kenya orientale,di cui si è innamorata.
Ha condiviso un anno con le suore di Carità dell’Immacolata Concezione di Ivrea, vivendo nella missione di Macalder, per mettersi alla prova. In seguito a questa esperienza ha scelto di andare a vivere nel villaggio sperimentando la quotidianità della popolazione: le strade fangose da percorrere a piedi nella stagione delle piogge, la mancanza di acqua potabile che rende necessario usare quella del fiume, oppure raccogliere quella piovana, cimentarsi a cucinare, su un fornello a carbone, la polenta, la verdura, il riso e qualche rara volta la carne, molto diversa da quella a cui era abituata, convivere con le zanzare e curarsi la malaria.
Elisa è un’educatrice professionale che ha scelto di vivere dal 2004 nel villaggio di Macalder Mines, area rurale del South Nyanza, in qualità di missionaria laica. Il villaggio di Macalder, distante circa 460 km dalla capitale del Kenya, Nairobi, ha una popolazione di circa 20.000 persone dislocate su un’area piuttosto ampia e dispersiva, appartenenti alla tribù dei Luo. La provincia del South Nyanza, a cui il villaggio fa capo, è considerata una fra le aree più depresse e con un tasso di rendita più basso del Paese. Molte sono le problematiche che affliggono questa zona, tra la altre l’alto tasso di mortalità infantile, la presenza di numerosi orfani e vedove, la mortalità causata dalla forte e dilagante piaga dell’AIDS o di altre malattie quali le infezioni ad essa correlate, malaria, tubercolosi, lebbra, malattie infettive, o ancora la scarsità di risorse che l’area offre.
Nel corso di questi anni ha lavorato al fianco dei Padri Passionisti e delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione di Ivrea alla realizzazione di alcuni progetti avviati nella suddetta area. In particolare si è impegnata presso la neo Scuola Secondaria femminile in qualità di educatrice professionale, professione altresì svolta nell’anno 2004-2005 a favore dei bambini orfani e malati di AIDS accolti nella Baby-Home (casa di accoglienza) di Macalder, struttura avviata e gestita dalle religiose sopra citate. Al fianco delle medesime ha partecipato al progetto “Di villaggio in villaggio, una clinica mobile per mamme e bambini” per promuovere campagne di informazione e di prevenzione alle malattie infantili e neo-natali in sei centri rurali della regione, attraverso la somministrazione di vaccini e vitamine a bambini da zero a tre anni e a donne gravide, secondo il programma sanitario definito dal governo keniota.
Dal 2007 è referente dell’ Up4 (Onlus Urban Planning for participation & development) di Torino, in collaborazione con Kennedy Ochieng Ouma insegnante della Primary School di Macalder,
Attualmente coordina i progetti:
"Macalder.net" - proseguimento dei corsi e potenziamento del laboratorio di informatica realizzato nella prima fase del progetto:
Sostegno allo studio dei ragazzi della Macalder Youth Polytechnic:
Dal 2009 .sono attivi 45 sostegni allo studio ; (55 € all’anno).
Per il 2010 sono stati individuati:
“Noi ragazze ed il nostro corpo” - Incontri di formazione all’educazione sanitaria e distribuzione di assorbenti per le ragazze della Macalder Primary School:
"Tusome Pamoja" - Leggiamo insieme: realizzazione di un laboratorio di lettura con il coinvolgimento di "bambini di strada" -
Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Città di Ciriè ed è in fase di elaborazione.
Il concerto di giovedì 1 luglio a Villa Remmert a Ciriè era finalizzato alla raccolta di fondi per UP4, in particolare per finanziare il progetto “Tusome Pamoja”, una serata perfetta, un gruppo musicale i “Fuori dal Mondo”, nostri concittadini, non più verdissimi ma carichi di entusiasmo,ed energia, le canzoni degli anni 60, quelle che ancora danno i brividi a tutte le età, eseguite magistralmente: la musica è sempre il veicolo migliore per condividere obiettivi come questi, i ricordi che affiorano inevitabilmente, spesso con nostalgia e una punta di rammarico ci avvicinano a realtà dove il nostro superfluo è l’indispensabile che spesso manca. Il mondo globale ha sicuramente bisogno di persone come Elisa, ancora troppo poche e troppo in minoranza nei confronti di chi i problemi si limita a dibatterli senza affrontarli nel concreto.