martedì 2 luglio 2024

UP & DOWN


Quando si è toccato il fondo la cosa difficile è risalire, la cosa fondamentale è trovare la forza di farlo, la cosa più ovvia è pensare che questo avvenga con il tempo..... Possiamo rimanerci per tempo immemore, senza forze, in attesa di tempi migliori.  saremo costretti a rialzarci da soli, a sperare che ogni domani sia migliore del precedente. 


Il silenzio assordante è l'ossimoro che meglio identifica certi stati d'animo, può durare alcune ore ma anche intere giornate con il  telefono spento, le persiane chiuse, il campanello senza risposte. Non c'è nulla di razionale e ragionato in tutto questo, è come una massa di acqua gelata che ci travolge, non si sa quanto tempo impiegherà per ritornare nel suo alveo e permetterci di ritornare ad uno stato di quasi normalità. 


Lentamente si ritorna a recuperare una parte del tempo che abbiamo perduto, che nel frattempo ha prodotto qualche problema gestionale e organizzativo, questo ci dà una efficace scrollatina, ci riporta nel reale, ci impone di "fare",  una delle parole magiche che contribuisce a farci uscire dal limbo e rientrare fra i "vivi". 


Lentamente riprendiamo gesti e abitudini ripetuti per anni, riscopriamo le nostre antiche passioni e le cose che ci facevano star bene, il piacere della nostra casa e dei ricordi che contiene, con cautela riprendiamo progetti lasciati a metà anni prima, riallacciamo amicizie e frequentazioni. Nel frattempo qualcuno ha fatto perdere le sue tracce, inevitabile, altri sono riapparsi sapendo che ci avrebbero trovato spazi vuoti dove la loro presenza sarebbe stata preziosa, non li ringrazierò mai abbastanza!


Lentamente le giornate assumono aspetti diversi, le attività sono più costanti. Subentra  una parvenza di nuova normalità a volte squarciato dal peso di ricordi, sia spiacevoli che gradevoli.  Entrambi fanno male, ma sono passaggi obbligati, dei guadi da traversare, un percorso obbligato, al di là del guado ci sono zone d'ombra e percorsi accidentati, incertezze e ombre del passato, ma a questo punto la consapevolezza che noi abbiamo un grande dono, la nostra vita, abbiamo il dovere di custodirla nel miglior modo possibile e consapevole, anche se la consapevolezza è che nulla sarà come prima, ci sono cicatrici che rimangono per sempre.