giovedì 24 giugno 2021

PASSIONE HOSTA

 Pillole di verde

La mia passione per le hosta è nota a tutti coloro che mi conoscono, Non mi si chieda quando è nata e perchè. Da bambina nel giardino/orto  della mia nonna Vincenza ce n'era un unico esemplare, foglia verde banalotta, fiore bianco, altrettanto. Non ha mai catturato la mia attenzione ma è rimasto il ricordo.
Per un pò le ho ignorate poi è scoccata la scintilla con la complicità della conoscenza di alcuni vivaisti di pregio, primo fra tutti ovviamente Renato Ronco, nel suo vivaio c'è un angolo dedicato a loro, Renato le compra durante i suoi viaggi, le scambia con i suoi colleghi.  A volte.... va beh non è bello dirlo ma chi non lo ha mai fatto, soltanto quando ce ne sono a grandi quantità ovviamente, ci scappa un piccolo
"prelievo", con attenzione e cura, senza procurare sofferenza. La passione è aumentata durante le visite ai giardini francesi e inglesi, le più belle in quelli scozzesi, visto il clima umido e fresco. Là si trovano ovunque, nei bordi misti, nel sottobosco, alla base di un albero. 
Questa è una delle mie preferite, fiorita adesso, piccole foglie blu a forme di cuore, fiore stupendo a petali doppi, la foglia è abbastanza carnosa quindi meno accessibile alle limacce, grandi nemici delle hosta, possono far scomparire la pianta. 


Questo e' il periodo del loro  massimo splendore, penso che si potrebbe creare un bel giardino solo con esemplari di Hosta.
Ne posseggo una piccola collezione, destinata a crescere temo, perchè, se secondo qualcuno sono tutte uguali, in realtà ne sono classificate 40 specie da cui sono derivate più di 6000 varietà e cultivar.

Sarà dura averle tutte!!!


mercoledì 23 giugno 2021

Giallo come il sole profumato come il mare

 Ci sono profumi e colori ai quali mi è difficile resistere,  è successo pochi giorni fa, al mercato, dove su un banco troneggiava una piramide di "ovali di Sorrento". E' una simpatica definizione per uno dei nostri prodotti migliori, i limoni della costiera amalfitana (nessuna garanzia che la loro provenienza fosse quella, ci basta il loro profumo): di forma ovale, con buccia spessa e irregolare, ricchi di vitamina C e oli essenziali. Perfetti per il lemoncello, stavolta li ho utilizzati per la marmellata, mai fatta prima, risultato ottimo. 
Una precisazione è doverosa, la marmellata è quella dove si utilizzano gli agrumi (limone, arancia, mandarino, cedro, pompelmo, bergamotto, kumquat, lime), con tutti gli altri frutti e verdura è confettura.
Prendiamo come base 1 kg di limoni
La preparazione è un pò lunga per l'esigenza di togliere il più possibile il sapore acidulo,  si ottiene, dopo un lavaggio accurato con uno spazzolino dei frutti interi, tagliandoli poi a fette sottili, tolti i semi, lasciandoli in immersione in acqua fredda ricoperti di pellicola. L'acqua verrà cambiata ad intervalli regolari, per le successive 24 ore (come fatto anche per le scorze candite delle arance).



Scolare il tutto, trasferire in una pentola capiente, ricoprire di acqua fredda, far arrivare a bollore, scolare nuovamente, tenere da parte 350 ml di acqua di cottura, rimettere nella pentola, aggiungere l'acqua messa da parte. 
Aggiungere 600/700 gr. di zucchero, cuocere a fuoco medio/basso per circa un'ora, mescolando di tanto in tanto, ho messo la retina rompifiamma per evitare antipatiche  bruciature.



Nel frattempo prepariamo i barattoli, li passo per 2 minuti nel microonde con un pò di acqua sul fondo, si butta l'acqua, si fanno asciugare e sono pronti. 
Per sapere se la marmellata è pronta si fa la prova con un pò di composto sul piattino inclinato, sarà pronta se rimane ferma.
Travasare nei barattoli fino ad un centimetro dal bordo,  lasciarli raffreddare capovolti, questo per permettere la formazione del sottovuoto,
La marmellata è pronta, buonissima, senza sprechi, da mangiare con fette di pane o nella preparazione di dolci.




martedì 8 giugno 2021

Una pillola di ricordi

Un giorno di marca, San Medardo 

L'8 giugno il calendario ricorda il Vescovo San Medardo di Noyon (Francia)
Vescovo e patrono di Arcevia, Vermandols (Francia), 470 ca.-Saint-Quentin (Francia), 560 ca. Medardo appartiene alla prima generazione francese, che deriva dalla fusione tra i Galli e i Franchi. Il padre Nectar è un nobile franco che, al seguito di Childerico 1, conquista la Gallia; la madre Protagia appartiene a una famiglia gallo-romana (quindi al popolo conquistato).
Un proverbio meteo recita: se piove nel giorno di San Medardo (8 giugno) pioverà ancora per altri quaranta giorni. Ma è proprio vero? La tradizione contadina del passato non disponendo di servizi meteo si fondava sull'osservazione del cielo e di alcuni "giorni di marca". San Medardo è uno di questi. Il periodo è quello della raccolta del foraggio,  quindi importantissimo, e il meteo era fondamentale per un buono o cattivo raccolto. Le mie esperienze di vita contadina della mia infanzia mi riportano il ricordo di questi giorni, spesso purtroppo la regola veniva rispettata e la qualità del foraggio ne traeva discapito, la fatica raddoppiata. 
Medardo era il nome del mio nonno paterno che ne andava fiero, il suo onomastico era festa doppia, in particolare quando il tempo non rispettava la tradizione. 
Auguri Nonno Medardo, l'8 giugno ancora oggi per me è un giorno da ricordare!!!