sabato 22 maggio 2021


Una pillola di gusto

Un dolce per tutte le occasioni: IL TIRAMI SU ....


Il nome è evocativo, dovrebbe avere lo scopo di farci stare meglio, 
L'ho fatto oggi per una serie di motivi, ero effettivamente un pò giù, periodo questo, non particolarmente felice, ma non è il caso di proseguire, meglio parlare del tirami su,  io lo preferisco con i savoiardi, ma si può fare con i pavesini e con il pan di spagna. Da qui già si capisce che il tirami su è estremamente versatile, come ingredienti e come preparazione. Il nome è dovuto al suo altissimo valore energetico, dovuto ai suoi ingredienti, pochi ma altamente sostanziosi.
E' il dolce italiano più famoso del mondo,  sicuramente il più amato. Molte regioni si contendono la paternità, la Toscana, con Siena e la Zuppa del Duca, l'Emilia Romagna con il Dolce Torino, citato  da Pellegrino Artusi, il Piemonte, dove un pasticcere di Torino  lo preparava per Camillo Benso Conte di Cavour. La contesa, ad oggi irrisolta,  si è ristretta alla fine fra Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Il 21 marzo è il "Tiramisu Day", giornata istituita nel 2017 dai food blogger Clara e Gigi Padovani.
Per entrare nel vivo dell'argomento posso dire che il tiramisu è uno dei dolci che mi riescono meglio, lo faccio in modi diversi, a volte per scelta a volte costretta da ciò che offre il frigorifero.
L'ingrediente  fondamentale sono le uova, la loro freschezza fa la differenza, quello di oggi conteneva uova freschissime, zucchero, panna, ricotta, albumi montati a neve. Ottimo anche con il mascarpone, e la Philadelphia, una volta ho azzardato con gorgonzola dolce e panna, con aggiunta di gherigli di noce.
La base l'ho fatta con savoiardi imbevuti con caffè leggero zuccherato con aggiunta di rhum, il liquore può variare, va bene anche un  amaretto o un liquore al caffè (es. bicerin).
Aggiungo gocce di cioccolato amaro, nocciolini, pezzi piccolissimi di arance candite (ricetta già pubblicata sul blog) alla crema da alternare agli strati di savoiardi. Per finire il cacao amaro, e, per esagerare, scaglie sottili di cioccolato amaro..... 
I fiori della decorazione sono eduli..... se vi va!!!!!

Dedicato alla mia mamma, Fina, che due anni fa ritornava alla casa del Padre. Era uno dei suoi dolci preferiti. 

 

 







giovedì 20 maggio 2021

 Pillole Verdi

Sua maestà l'Iris

E' una passione recente quella che mi ha portato alla scoperta di un fiore maestoso protagonista di questo periodo, l'iris.
La parola "IRIS" proviene dal greco e significa "arcobaleno". 
Nome latino: Iris Barbata o Iris Germanica
Famiglia Iridaceae
Il genere Iris è originario dell'Asia, è molto vasto e viene suddiviso in 2 grandi gruppi, le specie rizomatose e quelle bulbose
Iris germanica Pink Attraction


Coltivazione: 
Per quanto riguarda la coltivazione basta seguire poche regole perchè gli iris sono robustissimi:
Prediligono posizione soleggiata, Si adattano a qualsiasi tipo di terreno, il tipo ideale è comunque sciolto, asciutto, senza ristagni idrici e con ph leggermente alcalino.in caso di terreno pesante alleggerire con un pò di ghiaietto.
E’ una pianta rustica, resiste bene alle alte e basse temperature. E’ adatta per essere utilizzata nelle scarpate.

E’ una pianta molto resistente alla siccità: è sufficiente una buona innaffiatura dopo la piantumazione e poi regolarmente a cicli di 10-15 giorni durante la stagione calda.

Le aiuole destinate alle Iris si concimano con un fertilizzante a lenta cessione o meglio ancora con  stallatico, al momento dell'impianto, mescolando il prodotto al terreno.

I rizomi si piantano superficialmente, l’epoca migliore per la piantumazione delle Iris va da giugno a settembre, attraverso la divisione dei rizomi, quando gli iris sono troppo fitti cominciano a fiorire meno. Distanza di piantumazione 35/40 m.

Si concimano con prodotti con poco azoto e fosforo e potassio più altri, la cenere del camino va benissimo in quanto è solo potassio soprattutto se sono i vaso e per quanto riguarda i rifiorenti che vanno innaffiati con una certa costanza.
Se il gelo fa uscire il rizoma dal terreno non bisogna pressarlo perché si spezzano le radici, si aggiunge terriccio leggero intorno alle piante.
E' sufficiente iniziare con un piccolo rizoma, il primo anno non fiorirà ma dal secondo si allargherà e si vedranno i primi fiori;  cresce bene sia in vaso  che nel terrapieno, dove in breve tempo si allargherà formando una aiuola compatta ed elegante. Adatto come copri suolo per rose rampicanti o nelle vicinanze delle eleganti calle. 
Iris Germanica Double Day D. Shot,  Pink Attraction

 Proprietà terapeutiche: 
Proprietà farmaceutiche: Aromatizzanti, rinfrescanti, espettoranti, antisettiche.
Dal rizoma di questa pianta si ottiene un estratto dal delicato profumo di violetta, che porta in sé la straordinaria capacità della radice d’iris di conservare l’acqua per sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità. Preparazioni cosmetiche a base di estratto d’iris sono mirate a regolare l’equilibrio idrolipidico della pelle.
 
Iris Gernanica Double Day
Grazie per la collaborazione a Daniela Pasero, vivaio Fiorichiari di San Pietro Mosezzo (NO) specializzato in iris rifiorenti , rose antiche moderne e inglesi, oltre ad una selezione di erbacee perenni.  
Conosciuta a Masino nel suo stand colorato e profumato dove lei con pazienza e competenza dispensa consigli e suggerimenti, a tutti.





sabato 1 maggio 2021

Sogni in pillole

IL VIAGGIO COMINCIA DALLA TESTA.....Direzione Scozia!

Ogni viaggio, di qualsiasi natura per qualsiasi destinazione inizia sempre con il detonatore di un pensiero che inizia la ricerca di una evasione momentanea. 
Di solito è quando siamo in preda alla noia e alla stanchezza che questi pensieri cominciano a frullare con più insistenza. 
Dove andare? partendo dal presupposto che tutto il mondo o buona parte di esso andrebbe visitato, possiamo decidere liberamente fra: mare/monti? Paesaggi plein air /grandi città? una morbida crociera o un trekking avventura? La maggior parte di chi ama viaggiare ha una lista dei desideri che il passare del tempo rende più stringente, soprattutto per le mete più impegnative, che richiedono tempi lunghi, spostamenti interni e passaggi faticosi.
Questa lista può essere quanto mai eterogenea: dal placido lago in regione, dalla località termale abbinata a paesaggi bucolici, dall'arcipelago con acque cristalline, fino ai più remoti isolotti raggiungibili con lunghi viaggi e parecchi mezzi di trasporto sia al Nord che al Sud del mondo.
Superata la fase preliminare della scelta della nostra meta, non facile, si affrontano le variabili: quanto tempo abbiamo a disposizione, quale budget, da soli o in viaggio organizzato, mezzi di trasporto, periodo dell'anno.. Meglio  è se questa fase la gestisce qualcun altro, amici con spirito di organizzazione, qualcuno che ci propone un viaggio tematico..... Il viaggio di cui parlo è nato proprio così, in ambito botanico ma con spazi e tempi per visitare città, attraversare paesaggi da cartolina e poi giardini storici, orti botanici, giardini privati,  gioielli cui vengono dedicate le massime cure dai proprietari che gioiscono nell'aprirli a gruppi o singoli in grado di apprezzarli ma soprattutto di non vandalizzarli. Pratica diffusa in Francia e Regno Unito, sta iniziando anche da noi, un modo per avere introiti per il loro mantenimento, per fare scambi di piante, soprattutto condividere una insana passione che in alcuni suoi aspetti è quasi tossica. 
Vi parlo della Scozia, tre anni fa, a luglio, arrivarci in autobus richiede una  certa dose di resilienza, ovviamente ci sono alcune tappe, obbligate per gli autisti e per il mezzo ma anche per i passeggeri. 
Il tempo di sosta viene impiegato per una visita green, ogni proprietario è orgoglioso di mostrare quanto di meglio ha saputo rappresentare e coltivare, con garbo e maestria, gli italiani sono una clientela gradita, lo si intuisce dagli occhi che si illuminano, e per chi c'è stato, dai loro racconti di viaggio a casa nostra. 
A parte il tragitto infinito, ma piacevole, fra le tante una tappa a Londra con visita  ai Kew Gardens e serata libera in una città che non si finisce di scoprire, altre lungo la strada in villaggi da cartolina.  Il cartello che segna il confine tra territorio inglese e scozzese è in un paesaggio di un verde infinito, nuvole che si rincorrono, greggi di pecore e vacche Highlander. Un viaggio sognato da tempo, alla ricerca di spazi infiniti, colline a rincorsa, laghi, brughiere e storia. Castelli, alcuni autentici ruderi altri in perfetto stato, visitabili, splendide tenute. La capitale, Edimburgo, è una stupenda città, il suo castello, abitato sin dal secolo IX, sorge su una rupe rocciosa di 130 metri, la Castle Rock, una cima vulcanica. Si dice che  abbia ispirato J.k. Rowling per la saga di Harry Potter.
Una città di girare a piedi, in tutti i suoi quartieri, possiede uno dei più interessanti giardini botanici che io abbia mai avuto modo di visitare, sotto un sole incredibile, soprattutto duraturo, tutta la giornata.
Il clima scozzese è molto mutevole, con escursioni termiche molto frequenti, durante la giornata, spesso piovoso, questo può essere un aspetto sgradevole ma regala paesaggi e sfumature di colori indimenticabili. 
E' un gigantesco giardino di 28 ettari creato nel 1670 in una valletta riparata, ospita collezioni di hosta, felci, palme e grandi serre con stupende orchidee e piante da tutto il mondo. 
Al Nord della Scozia vi è un luogo che non dimenticherò,  il Dundonnel garden, con la più bella collezione di Hosta mai vista....e senza limacce.... solo con la segatura, affermano.... mah..... Di incredibile anche il giardiniere, gentile quanto competente. A fine visita ci ha portati nella sua casa, poco distante, da lui costruita in materiale eco compatibile con una incredibile vista sul fiordo di Durnamuck, spettacolare. Questo e molto altro è la Scozia, paesaggio,  acqua, vegetazione, una fusione a perdita d'occhio, dove lo sguardo non raggiunge mai l'orizzonte..
A questo punto si potrebbe continuare all'infinito, perchè il viaggio è sogno, magia, fantasia. I ricordi ci riportano a quanto visto e al desiderio di un ritorno.... perchè no? Ogni volta che torno da un viaggio mi dico che ci tornerei.... spesso improbabile, ma in Scozia ho lasciato molte cose da fare: le Isole, alcuni villaggi , alcuni pub, alcuni cibi..... tanta birra e ottimo whiskey.
Adesso sto pensando che a breve un viaggio sarà possibile, credo che sceglierò l'Italia, ha moltissimo da offrire... in attesa di allargare l'orizzonte e fare qualche spunto all'elenco.
P.S. gli scozzesi sono un popolo un pò rude ma molto piacevole, molto diversi dai loro vicini Inglesi, spero riescano ad ottenere quanto desiderano, la loro indipendenza.
A breve verrà proposto un referendum dalla loro battagliera premier, faccio il tifo per loro!
 

Abbotsford Castle 
Dundonnell Garden
orto botanico di Edimburgo
Durnamuck
Eilean Donan Castle
Dedicata a Laura e a tutte le donne fiordaliso: la partenza/arrivo della Via Francigena: di fronte alla cattedrale di Canterbury, tappa del viaggio