sabato 22 marzo 2025

 


La sindrome di Wanderlust

Il termine wanderlust è di origini tedesche e deriva dall’unione di due parole: “wandern” e “lust”, ovvero “camminata” e “desiderio” e significa letteralmente “desiderio di vagabondare”. Tuttavia, non si tratta di un semplice desiderio, bensì identifica l’impulso a viaggiare e a non stare mai fermi in un solo posto. Per alcuni è una fissazione, un’ossessione o magari anche la valvola di sfogo per alleviare insoddisfazioni personali. I wanderluster si riconoscono al volo e ci sono dei segnali inequivocabili per comprendere se si è affetti da questa sindrome.
Non si tratta di una malattia,  tuttavia nei casi più estremi, porta ad un forte senso di frustrazione e malessere, nel momento in cui si è impossibilitati a viaggiare. Chi ne soffre sta male fisicamente e psicologicamente quando non può viaggiare. Per questo motivo il wanderlust è anche chiamato il “mal di casa”, ovvero il vivere una  sofferenza emotiva quando si è costretti a stare a casa con la consapevolezza che là fuori c’è un mondo intero da scoprire.

Alla base di questa sindrome ci sarebbe una forte componente biologica, in quanto della voglia di viaggiare sarebbe responsabile un gene specifico: il recettore della dopamina D4,  sarebbe il responsabile dell’amore per il viaggio e l’avventura e che questo gene sarebbe presente solo nel 20% della popolazione mondiale.

Ulteriori studi al riguardo hanno poi dimostrato che la maggior parte delle persone affette da questa sindrome sono geograficamente collocate in aree del mondo in cui storicamente i viaggi sono sempre stati incoraggiati, come per esempio l’Africa, da cui già milioni di anni fa migrarono i primi uomini.

Uno dei primi indizi è che gli individui “wanderluster” non riescono a star fermi in un solo luogo per lunghi periodi, non amano la vita routinaria e vogliono sempre essere in movimento. Non c’è un motivo ben preciso ma si è felici e soddisfatti solo se si viaggia, altrimenti le giornate sembrano tutte uguali e noiose. Inoltre, non ci si riesce a godere appieno il presente perché si ha sempre in mente quel viaggio straordinario che ci ha fatto sentire vivi, e al ritorno da un viaggio, si senta già il bisogno irrefrenabile di ripartire verso nuove avventure.

Si dice che il viaggio inizia dal sogno e il sogno è la nostra evasione la nostra voglia di cambiamento, il viaggio è emozioni, avventura, nuove conoscenze, da soli o in compagnia, con qualsiasi mezzo di trasporto, ci arricchirà di ricordi, immagini, qualche imprevisto, ma fa parte del gioco.     
Il viaggio è libertà, possiamo scegliere le nostre mete, i nostri compagni di avventura, il periodo, la durata. Il viaggio è adrenalina, evasione, ci rigenera quando siamo "down"  ci aiuta a far defluire lontano da noi i "carichi pesanti". 

Ma soprattutto il viaggio è vita nuova!



 





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