Sogni in pillole.....
Toscana..... terra magica.....
Ci sono territori che trasudano di bellezze naturali, borghi incontaminati, opere d'arte, botteghe artigiane, sentieri per cogliere al massimo le bellezze circostanti, luoghi di ristoro che ripropongono ricette e prodotti della tradizione. In Italia il territorio che secondo me incarna al meglio tutto questo è la Toscana, mia regione di adozione. In questo periodo di fermo obbligato sono stata un viaggiatore virtuale, tracciando itinerari e percorsi per il tempo che verrà, organizzando ipotetici fine settimana, visite a centri storici di città e piccoli paesi, momenti di relax in centri termali e un mare stupendo, spiagge di sabbia infinita, le spiagge bianche di Vada, o suggestive scogliere come l'Argentario e lo spettacolare arcipelago.
La Toscana è tutto questo, e ben lo sanno i molti turisti che ogni anno la visitano, in particolare stranieri, inglesi e tedeschi, ultimamente russi e dintorni, che hanno fatto scorpacciate di casali, ville in disuso, interi paesini arroccati su dolci colline.... Facile trovarli soprattutto di sera nei locali tipici ad apprezzare una cucina che pur non molto varia ha mantenuto un livello di qualità e sapore molto pregevole. I crostini di fegatini, la rostinciana, i salumi, i ragù di caccia, le carni rosse grigliate, arrosto e in umido, i ripieni, gli sformati di verdure, i dolci, a cominciare dai cantucci di Prato, le frittelle di riso, dolce tipico di Carnevale, il panforte, i ricciarelli, il buccellato, la torta coi bischeri...
Ho avuto la fortuna di avere una suocera che amava cucinare e cosa non così scontata, condividere i piatti cucinati e la relativa preparazione. Ci accoglieva con i piatti che sapeva gradivamo particolarmente, mia figlia con pasta e fagioli, mio figlio con il cacciucco (era livornese) mio marito con i crostini. Per me, piemontese curiosa, ogni cosa era gradita. Ricordo la prima volta che loro ospite mi furono offerti, io non mangiavo fegato ma cresciuta con il dogma "quando sei ospite devi mangiare tutto" li assaggiai e li gradii, ne nacque un rapporto molto stretto, uno degli antipasti che non mancano a Natale, Pasqua e quando ci ritroviamo tutti insieme, cosa che a noi succede di rado. Un modo di riandare ai tempi andati e ricordare attraverso i sapori che abbiamo condiviso le persone che non ci sono più.
La Toscana è questo e molto altro, all'infinito, ci sarà occasione per altre chiacchiere.... lei si presta volentieri, come tutte le cose molto belle è giustamente vanitosa!
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